1° Aprile 2020
Capitolo IX, Sessione 7
Ritrovatisi nuovamente sull’Occhio di Palpatine, Ar’al, Talon, Selanne e Gill si confrontano in via definitiva sul da farsi in attesa delle riparazioni della nave.
Anche se Talno non si fida del tutto dei nuovi alleati e decide quindi di lasciare un droide spia a bordo, il gruppo è concorde di sfruttare quei giorni di attesa per iniziare a toccare con mano com’è la situazione la fuori nella Galassia…
Ar’al evidenzia una lista di basi imperiali che Kota stava studiando come potenziali obiettivi da attaccare nella sua orma usuale strategia di mordi e fuggi con cui lotta contro il Nuovo Ordine sin dalla sua nascita. Si tratta di sette installazioni imperiali ai quattro angoli della Galassia…
Ponemah Terminal: una misteriosa stazione orbitale nell’orlo esterno
Aridus: un mondo remoto su cui l’impero ha eretto una grande torre per le comunicazioni
Galidraan Station: un cantiere navale orbitante
Shield Gate: la stazione spaziale che protegge la Cittadella dell’ISB sul pianeta di Scariff
Rama Imperial space station: una base orbitale di cui si hanno poche informazioni
Imperial Space Station (Kashyyyk system): una stazione da bombardamento orbitale che l’impero usa per mantenere asservita la razza Wookie
Unidentified Imperial space station nei pressi Bright Jewel system: una piccola installazione nel Mid Rim, non lontana da Ord Mantell
Ar’al sempre pieno di informazioni e modi per trovarne, assieme a Talon, frugando qua e là nelle banche dati dell’IDMR riesce a dare un po’ di informazioni ai compagni su tutte queste installazioni e si prospetta la possibilità di fare una puntata verso l’ultima base della lista, che dovrebbe essere abbastanza piccola da essere sicuri di non cacciarsi in qualche guaio. Su insistenza di Gill però si decide di dare priorità alla ricerca della Dark Saber, di cui l’antico soldato della repubblica è sempre più ossessionato.
Condividendo quanto scoperto nella loro visione della Forza, Selanne e Gill, approfondiscono con gli amici, più familiari dell’epoca corrente, la storia recente di Mandalore. Gill è convinto che la storia del breve dominio sul settore mandaloriano detenuto dallo Shadow Collective sul finire delle guerre dei cloni possa essere la chiave per trovare la Dark Saber, dal momento che nelle file di questo sindacato criminale pare militassero anche degli jedi oscuri.
Talon che è sempre stato un appassionato di arte mandaloriana suppone che il dipinto visto dai due amici nella visione possa essere una delle opere prodotte sotto l’egemonia dei Nuovi Mandaloriani e con cui la Duchessa di Mandalore Satine Kryze aveva decorato il suo palazzo nella nuova capitale di Sundari.
Raccolti i loro effetti i quattro partono accompagnati come sempre dalle Magna Guards di Ar’al, per Mandalore, a bordo di una navetta lambda vistosamente ridecorata secondo i gusti di Gill…
Arrivati in vista del pianeta non si sentono però sicuri di scendere sulla capitale di Keldabe-Sundari, notoriamente sotto il controllo dell’Impero e dei Clan ad esso asserviti. Decidono quindi di puntare sulla luna di Concordia, un tempo rifugio del clan Viszla.
Concordia inoltre è da sempre il principale centro di estrazione del Beskar, l’acciaio mandaloriano, sicché Ar’al che per un certo periodo aveva investito anche in quel commercio, rammenta di avere dei contatti in zona, legati agli investitori delle miniere. Cerca così di aprire una linea di comunicazione con Isabet Priest, una delle maggiori azioniste del gruppo minerario con cui collaborava Ar’al. Priest sembra aver cambiato recapito, ma un uomo anziano risponde alla chiamata, fornendo volentieri indicazioni di vario genere agli ”aruetyc”, cioè gli stranieri, e li consiglia di cercare la Priest nel villaggio di Kàtan, nell’emisfero nord di Concordia.
Il gruppo volge la prua dello shuttle verso la nuova destinazione…
7 XP a tutti