Seguendo le indicazioni di Watto, famoso robivecchi di Mos Eisly trasferito poi ad Anchorage, Selanne e compagni prendono lo speeder e partono verso la fattoria di umidità nel tentativo di fermare i Nyrianiti che, apparentemente, cercano un orfano. Durante il viaggio Selanne si concentra per entrare in sintonia con il cristallo kyber della sua spada recuperata proprio sul pianeta Nyrian. Selanne percepisce la vibrazione del cristallo, che sembra quasi una voce lontana, un sussurro che ricorda la voce di una donna, ma anche altre voci lontane perse nello spazio e nel tempo. Una però le sovrasta ed è la voce di Darth Glovoc. “Darth Derriphan, il momento è giunto per cui ti hanno preparato i tuoi predecessori. Tu sarai la avanguardia dei Figli della Tempesta nel ritorno al cielo da cui siete venuti. Prenderai il controllo della grande nave stellare su cui ti manderò e attenderai che tutto il resto del popolo sia trasferito a bordo. Quando anche io ti raggiungerò potremo partire alla conquista del posto che ci spetta nei cieli.Ma se mai io non potessi raggiungervi, allora impossessati di una nave, e cerca un mondo di sabbia nell’orlo esterno, su cui sorgono due soli gemelli, là giunto recati al confine del mare di dune: nella fattoria più remota, troverai un orfano in cui dorme un potere grande.” La visione è però interrotta quando, improvvisamente, lo speeder su cui viaggia la Dookessa viene colpito e si capovolge sbalzando tutti fuori dal mezzo e bloccando Selanne sotto di esso. Gill Bastard corre a soccorrerla ma viene preso di mira dal fuoco nemico. Il celebrato guerriero si rende conto di essere in un leggero avvallamento e che sono totalmente circondati senza vie di scampo. Con una potenza inaudita Gill allora smuove lo speeder e lo ribalta su un lato per creare una copertura per gli alleati. Meilina Elsh prende la lightsaber rossa che Talon Shirazay da tempo immemore porta sempre con sé e la accende per causare una distrazione, effettivamente subito sente urlare “Sith!” da parte di qualcuno degli assalitori. Talon ricorda che “Sith”, in dialetto di Nyriaan significa “pace” quindi cerca di far credere ai nemici di essere dei loro e nel mentre indica nel comlink ai compagni di non attaccare per dare credito al suo bluff. Dalle dune attorno un uomo in armatura da stormtrooper si alza ed inizia ad avvicinarsi. Gill, non famoso per la sua pazienza, tira un missile verso il nemico e incita il gruppo all’attacco. Ma lo stormtrooper arrivato vicino nuovamente esclama “pace!” Ottenuta l’attenzione del gruppo lo stormtrooper intima la resa dichiarando che ogni resistenza è inutile dal momento che “coloro che dovevate difendere sono già morti” . Selanne fingendo di non capire chiede chi è stato ucciso, ma la risposta è un secco “tutti”. Talon alza le mani in aria e finge di dar seguito all’ultimatum e arrendersi, mentre in realtà cerca la posizione dei nemici: avanza verso di loro, ma improvvisamente il terreno trema e da sotto la sabbia saltano fuori dei Figli della Tempesta armati di spada. Questi infiammano le loro lame ed attaccano Talon; un altro di loro carica Selanne, ma lei dopo aver parato il colpo lo taglia in due con rapidi fendenti della lightsaber. Lo scontro riprende, Gill tira missili in tutte le direzioni per costringere i nemici allo scoperto. Irrompe allora sul campo quello che sembra tutto un antico guerriero Sith: arriva a cavallo di uno speederbike e con una capriola salta sullo speeder rovesciato dietro cui si coprono Selanne e compagni. Il guerriero appena arrivato, supportato da tre dei suoi soldati rilascia una ondata di fuoco dal suo corpo ed investe e ferisce tutti. Selanne si butta a terra, riesce a spegnere le fiamme che la avvolgono e dalla posizione semi nascosta usa la Forza per disarmare tutti i suoi opponenti. Il Sith non ha però bisogno di armi e scatena nuovamente i suoi poteri. Fissa Selanne epoi Gill e dice “voi siete in mio potere”. I due avvertono la loro mente invasa da un dolore inaudito, in balia delle sinistre arti oscure del discepolo di Glovoc, ma colpito dal fuoco degli altri combattenti lo speeder esplode facendo perdere a tutti la concentrazione e salvando i due dall’incantamento. Lo speeder viene scagliato lontano e Selanne nel caos perde tutte le armi, ma decide di ingaggia ugualmente il Figlio della Tempesta direttamente. Durante lo scontro Torna ad udire la voce di Glovoc nella sua mente. “Se io non potessi raggiungervi, allora impossessati di una nave… nella fattoria più remota troverai un orfano in cui dorme un potere grande. Tanto grande da essere in grado di annientare l’Oscurità. Spegnerai le speranze di risurrezione degli Jedi!” Gill vedendo che Selanne non può farcela da sola, si porta a sua volta verso il il Sith e lo attacca con tutta la sua forza ferendolo gravemente, al punto che questi fissa Gill, crolla e con l’ultima vitalità rimastagli usa la Forza per condividere il suo terribile dolore con il proprio aggressore mandando ko lo stesso Gill. Talon intanto salta addosso ad uno dei Figli della Tempesta rimasti in piedi mentre Meilina corre a somministrare uno stimpack a Gill e Ar’al fornisce fuoco di copertura. Svariati guerrieri intanto appaiono sul campo di battaglia arrivando dalle dune. La padawan Scout ancora tiene a bada alcuni trooper ma pian piano viene accerchiata e comincia ad incassare colpi. Inaspettatamente uno dei nemici corre ai piedi del Sith morobondo e gridando parole nel suo idioma incomprensibile si sgozza schizzando il corpo del capo con il proprio sangue. Il Sith come scosso da una mistica energia oscura si rialza urlando innanzi al gruppo di avversari increduli. Vista la criticità della situazione Selanne dà fondo alle proprie forze e riesce a mettere in salvo Scout portandola vicino ai compagni, mentre spinge tutti i Figli della Tempesta in direzione opposta. Subito dopo, afferra grazie alla Forza le speederbike e le lancia addosso al gruppo di nemici mettendone diversi fuori gioco: solo tre trooper rimangono in piedi. Ancora una volta, Selanne ode la voce di Glovoc: “Ucciderai l’orfano e ti nutrirai della sua essenza: ne trarrai il potere che ti servirà per vivere molto a lungo e costruire una nuova collania su quel mondo nascosto. Io là verrò a cercare i tuoi discendenti quando il tempo sarà propizio.”. Ar’al vedendo Darth Derriphan rimasto a terra prontamente si avvicina e lo finisce con una raffica di blasterate. A quella vista i tre trooper si fermano e dopo aver fissato Ar’al lasciano a terra le pistole, estraggono le armi infuocate e lo caricano urlando come in preda a furia omicida. Selanne vedendoli caricare e accorgendosi che in quel momento uno shuttle imperiale sta calando sul campo, usa nuovamente la Forza e li scaglia in alto facendoglieli schiantare contro. Lo shuttle comunque atterra e ne escono sei guerrieri con armature nere e lucide da Shadow Troopers dell’Inquisitorium come quelli già incontrati nel Prisma, reggono lunghe staffe di metallo. Si allargano innanzi al gruppo di guerrieri vittoriosi ma stremati e poco dopo un individuo avanza ponendosi in mezzo a loro. Tutti lo riconoscono dagli ologrammi del Prisma: indossa una tuta nera, un grande mantello ed una maschera che gli copre metà del volto, al suo seguito sono quattro inquisitori e lui è il Grande Inquisitore Torbin. Avanza verso quella “feccia ribelle” rivilgendoglisi con una voce glaciale da cui trapela tutto il suo disprezzo mentre si rivolge direttamente a Meilina “grazie maestra per averci condotto a trovare altri superstiti della purga. Sarà per me un immenso piacere sentire la storia di questa battaglia che avete combattuto dai tuoi gemiti mentre soffrirai nuovamente nelle nostre prigioni.”Meilina freme di indignazione e gli altri si apprestano a impugnare nuovamente le armi per un’ultima disperata difesa, decisi a non cedere neanche davanti a questo avversario quando odono altri passi che scendono dalla rampa dello shuttle, accompagnati da un ritmato respiro artificiale e da un’ondata di gelo che si diffonde improvvisa nei cuori di tutti, un tremito che solo il contatto con la più profonda manifestazione del Lato Oscuro può fare provare…