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All posts by Eil’Nor Paxton

TAAAA, TAAAA, TATATATAAAA TAAAA, TATATATAAA TAAAA, TA TA TA TAAAAAAAAAAAAA….

Eccoci di nuovo qui, più carichi di saggezza dell’intero archivio Jedi prima della grande invasione di cavallette del 2537 BBY, questa volta per parlare di…..

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III – BOBA FETT

Ebbene si, oggi parliamo del mitico, un personaggio secondario divenuto una delle più note icone di Star Wars. So che suona strano sentir parlare del grande Boba Fett come dell’ultimo arrivato nella galassia, ma se si fanno due conti la sua presenza complessiva in scena è inferiore persino a quella dell’aliena bruttissima che canta nel covo di Jabba. Anche la loquacità non è una delle caratteristiche più di spicco del personaggio. Pensate, infatti, che sommando Episodio V ed Episodio VI il nostro idolo pronuncia meno di 30 parole (15 dei quali sono pronomi e preposizioni ^^). A ben voler guardare si potrebbe far presente che delle 29 parole, 27 sono in Empire Strikes Back, mentre in Return of The Jedi tutto si limita al “WHAT THE?” prima di cadere tra gli amorevoli tentacoletti del Sarlacc. Dinanzi a queste considerazioni viene da porsi una domanda: Perchè, allora, è così tanto amato?

Semplice: perchè è un figo! ( e le parole non sono poi così importanti… )

Ma vediamo come l’aspetto di Boba è venuto ad essere quello che noi tutti conosciamo. Nonostante l’idea dell’armatura completa sia sempre stata un punto fisso del personaggio, durante la progettazione i concept hanno subito, come sempre, variazioni.

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L’aspetto del Jetpack, per esempio, è variato parecchie volte, sia dal punto di vista della forma che per quanto riguarda la collocazione del meccanismo di propulsione. Stessa cosa è avvenuta per il casco, che è passato da forme più giapponesizzanti ad altre più tradizionali, fino a giungere alla versione definitiva.

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Come al solito bisogna ricordare che in Star Wars non si butta via niente e che se lo Zio George, ritenendo Prince Valorum un nome poco adatto per il suo antagonista principale (già, Darth Vader), lo ha riciclato per il cancelliere della Repubblica, figuratevi se  i concept di Boba potevano andare sprecati. Basta infatti dare un’occhiata (ouch!) ad un episodio di Clone Wars andato in onda non tanto tempo fa per ritrovare qualcosa di familiare.

C’è stato, poi, un elemento eliminato dal concept finale che mi ha sempre affascinato: il poncho-mantella.

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In origine, infatti, il primo mandaloriano mai apparso in Star Wars avrebbe dovuto indossare questa sorta di poncho sull’armatura per celare le sue armi mortali. Questo capo di vestiario venne però rimosso dalla versione definitiva del costume, in quanto avrebbe reso Boba Fett troppo assimilabile a qualcun altro. Le prove dimostrano, però, che non sarebbe stato affatto male…

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Un solo grande argomento ci resta ora da affrontare: le parti oscure della vita di Boba Fett. Mentre tutti ricordiamo le sue grandi scene, come il trasporto di Han Solo nella carbonite o l’epico incontro nella sala da pranzo di Cloud City, in meno, invece, conoscono altri aspetti della sua vita. Per esempio, non a tutti è noto il fatto che il cacciatore di taglie non sia perito a causa del Sarlacc ma sia riuscito a sfuggire alla besia del deserto, venendo raccattato da un sandcrawler di Jawa che lo avevano confuso con un droide. Ancora meno conosciute sono alcune grandi imprese da lui realizzate. Non parliamo, poi, della sua vita quotidiana e degli altri membri della sua famiglia….

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Eppure, tra tutto ciò, qualcosa torreggia sul resto. E’ un grande evento che si perde in una catastrofe, una perla in un abisso, una luce nelle tenebre più profonde.  Siamo nel 1978 e stiamo parlando, ancora una volta, dello Star Wars Holiday Special. Nel centro di quelle due obrobriose ore che macchieranno per sempre la coscienza del buon George si cela qualcosa di unico: una sequenza animata in cui, per la prima volta, il personaggio di Boba Fett appare al mondo.

Nonostante l’universo, YouTube e Dailymotion abbiano fatto di tutto per impedirmi di mostrarvela, l’ho editato per voi e potete trovarlo qui.

In conclusione, per non farci mancare niente, vi lascio con un altro video, sempre sul nostro cacciatore di taglie. Alla prossima!

…AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!

alla faccia della “uscita bisettimanale”….comunque siamo tornati! Vorrei iniziare il post di oggi non con un titolo ma con una immagine, per farvi capire come spesso le cose possano cambiare in modo radicale…

ve lo sto dicendo, sto per dirvelo, ve lo dico: oggi si parla di Chewie! (gioisci Ferro!)

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Ebbene si, quello che vedete sopra è uno dei concept art realizzati da Mc Quarrie per il personaggio strappabraccia che tutti noi abbiamo amato ed odiato nella nostra vita ( e non c’è scusa che tenga: se aveste visto le cose che ho visto io, lo odiereste anche voi…ma ci arriveremo più avanti). Ovviamente potete facilmente dedurre che questa idea di wookie è stata poi abbandonata ed è divenuta una razza totalmente differente nell’universo di Star Wars, i Lasat.

Cosa si può dire di un personaggio come Chewie? Forse che per creare la sua parlata sono stati combinati i versi di oltre 9 feroci predatori? Che il costume originale fu realizzato con pellicce di capre, conigli e yak? Oppure vogliamo interrogarci su come si sia originata la razza dei Wookiee?! Assolutamente no! Discussioni come queste sono vive da decenni e gli studiosi sono ormai giunti a conclusioni molto credibili in proposito, che potete trovare qui.

Io oggi vorrei dedicare un po’ di spazio a uno di quegli uomini che, a mio parere, può essere considerato uno dei “martiri” di Star Wars. Tengo a far presente che tra questi non rientrano ne lo zio George ne David Prowse, in quanto il primo ha fatto tutto da solo, per puro masochismo [e per questo lo idolatriamo] ed il secondo girava con il costume più figo della galassia e quindi non conta. Dedichiamo dunque un paio di righe a Peter Mayhew, l’uomo che ha reso vivo Chewbacca.

Da un lato dobbiamo ammetterlo: quando ad un casting cercano qualcuno bello alto per interpretare un alieno peloso che non deve dire alcuna battuta nel film e tu sei l’unico nella stanza alto 2 metri e 20, ottenere la parte potrebbe non risultare particolarmente difficile. D’altro canto, questo grande uomo ( e giuro che mi è venuta così, senza farlo apposta), oltre ad averci condizionato con il suo carisma a tal punto che io ancora adesso sto cercando di addestrare un grizzly in garage per farmi da copilota, ha sofferto in modo indicibile per farlo. Avete presente che caldo fa in quel costume? bene. Se ora pensate che nell’Impero Colpisce Ancora,  in cui gli esterni di Hoth sono stati girati tutti in Lapponia in mezzo alla neve, lui è l’unico che sarebbe stato bene a girare fuori ed è l’unico a cui hanno fatto fare solo scene in dei bunker costruiti in studio, ditemi se può non avere tutta la vostra simpatia…

Per tornare al discorso sull’odio contro i Wookie, tengo a precisare ( e giuro che non lo dico solo perchè ne ho uno alle spalle che mi sta strattonando un braccio) che è correlato solamente al momento più buio della storia di Star Wars e della televisione americana.. quel maledetto Holiday Spec…niente da fare non riesco neppure a nominarlo. Amici miei, vi prego calorosamente di non guardarlo. Quel poco che c’è di bello lo riprenderò per voi in questa rubrica tra non molto. Vi prego di comprendermi però: una volta che si è vista una scena con le fantasie sessuali di nonno Wookie non è più possibile tornare a guardare l’intera razza con lo sguardo amorevole di un tempo.

Bene, anche per questa volta siamo giunti alla fine. Posso solo segnalarvi questo libro, che non ho letto ma sembra simpatico e lasciarvi con un’altra chicca dall’AFI dello Zio George…

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=lZ97s396kb0&w=420&h=315]

Saluti da me e dal Wookie con tre braccia ( Quello in più non è uno dei miei, quindi non indagherò ulteriormente)

Particolarmente ispirato, ancora inebriato dai nuovi poteri concessimi dal Sig. Master e non potendo giocare a Diablo perchè i server sono offline, ho pensato di creare una piccola  raccolta di aneddoti, fatti divertenti e dettagli non particolarmente noti su Star Wars e sui suoi inizi. Sul piano teorico vorrei fare un articoletto ogni due settimane, ma vedremo cosa ci riserva il futuro. Bene, comunque oggi iniziamo e si parla di…

I – STORMTROOPER

Il concept degli stormtrooper, tra la progettazione iniziale di Guerre Stellari e l’effettivo inizio delle riprese, subì una notevole evoluzione. In primo luogo la mutazione è avvenuta per quanto riguarda l’aspetto prettamente caratterizzante le truppe imperiali: le armature.

Restando sempre un punto fermo la colorazione bianca delle armature, tinta che richiama il minimalismo e l’essenzialità e spesso correlata negli anni ’70 agli ambienti futuristici, la forma delle corazze ed in particolar modo quella degli elmi è stata soggetta a numerose variazioni. Alcune tra le varie opzioni che erano state prese in considerazione sono osservabili nello schizzo di Ralph McQuarrie qui sotto.

Una seconda variazione del concept di Stormtrooper (e senza dubbio la più curiosa) venne realizzata a livello di armamenti. Benchè noi oggi siamo abituati a vedere i trooper bianchi con il loro buon vecchio fucile blaster in mano, una delle prime versioni dei soldati imperiali elaborate da McQuarrie li raffigurava armati di scudo e Spada Laser, in linea con quella che era stata la prima idea di Lucas, inquadrata in una galassia ancora molto “fiabesca”. Il progressivo sviluppo del concetto di Forza (da “The Force of Others” al classico “The Force”) e della tradizione Jedi portarono alla trasformazione della Lightsaber da arma comune a “An elegant weapon, for a more civilized age”, con conseguente riarmo forzato dei Troopers.

La realizzazione fisica degli elmi venne affidata all’inglese  Andrew Ainsworth. Qui potete trovare il suo sito web con molte interessanti informazioni sulla storia e sulla realizzazione dell’elmetto originale. Qui, invece, trovate il video da lui realizzato su “guardate come sono bravo, scolpisco un Trooper a mani nude” 🙂

Bene direi che per oggi possiamo fermarci qui. Vi lascio con una chicca dalla premiazione AFI alla carriera dello Zio George (2005)!

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=GYHzO6lCtWg]