Breaky
Nessuno sa se sia il suo vero nome, ma non importa molto dato che i suoi sottoposti la possono chiamare solo “sergente”, i suoi superiori la chiamano più che altro “Spaccatutto” ed i suoi pari… beh, loro devono solo stare zitti! Breaky è arrivata dal nulla, alcuni dicono che era una minatrice sulla sperduta colonia di Peragus, altri sostengono che abbia un passato da pornodiva sul pianeta di Orvax IV, ma i suoi muscoli attestano a favore della prima leggenda… La prima registrazione a suo riguardo negli archivi della flotta risale alla II battaglia di Iridonia quando salvò un gruppo di ingegneri zabrak al servizio della repubblica uccidendo a mani nude il cucciolo di rancor che i mandaloriani avevano sguinzagliato al loro inseguimento. da quel giorno porta a ricordo dell’impresa una cicatrice profonda ed inquietante che le attraversa il viso ed anche uno smalto particolare per unghie che ha estratto dalle interiora della bestia… Venne promossa a sergente dopo essere riuscita a spegnere l’incendio di un campo di xooxin su Heres III buttando nel falò dozzine di mandaloriani in tuta ignifuga. Infine venne mandata ad addestrare i Marines sulla flotta per evitare che il suo comportamento sul campo potesse far accusare la Repubblica di non rispettare i diritti umani e le convenzioni di guerra. Il suo modo di fare autoritario e la sua testa rossa hanno così attratto l’attenzione di Gill Bastard che l’ha presa nei suoi Red Tusken…
Abraham
Nome completo Abraham Lothar Berry III4, di nobili origini Abraham è l’ultimo superstite di una delle grandi casate di Serenno, un pianeta che è stato assorbito nello spazio mandaloriano nei primi mesi della Guerra Fredda. Mentre la sua casata è stata sterminata, Abraham si è salvato perché al momento dell’invasione si trovava a Coruscant a supplicare il Senato Galattico di intervenire in soccorso della sua patria. Tutto è stato vano, ma la reazione di Abraham è stata dismettere il titolo di conte, tatuarsi la faccia con segni di guerra ed impugnare un blaster pesante. Per anni ha condotto la sua guerra personale contro i Mandaloriani, poi, quando la Repubblica è stata attaccata, lui si è offerto come scout volontario aggregato alla I Flotta. Ovviamente ben accetto per la sua già ampia esperienza di lotta contro i mandaloriani, Abraham è diventato anche uno dei leader politici della I Flotta ed ha sostenuto sempre con veemenza la necessità dell’intervento degli Jedi e dell’assunzione del comando da parte di un Maestro Jedi. Quando i Revanchisti sono entrati in guerra Abraham è diventato il loro più fanatico sostenitore. Celebre la conclusione dell’arringa con cui ha difeso i Revanchisti dall’accusa di aver tradito l’Ordine Jedi con il loro intervento non autorizzato: « Ho sostenuto qui i miei propositi in accordo con il punto di vista dei miei obblighi ufficiali; e non ho intenzione di modificare la mia più volte ribadita volontà personale che tutti gli uomini possano essere liberi… liberi di combattere! »
Ganbenny
Ha iniziato la sua carriera militare subito dopo l’invasione mandaloriana. Nel desiderio di rivincita seguito alle battaglie di Taris e Vanquo, Ganbenny è stato uno tra le migliaia di volontari concentratisi a Serroco sotto il comando di Saul Karath. Imbarcato sulla Courageous, l’ammiraglia della flotta, Ganbenny ha assistito impotente assieme al resto dell’equipaggio alla nuclearizzazione di Serroco per poi dover fronteggiare l’abbordaggio degli Shocktrooper mandaloriani. Quando la Courageous è stata presa, Ganbenny è riuscito a fuggire da solo su un guscio di salvataggio, precipitando verso il pianeta sottostante. I lunghi mesi passati sul pianeta radioattivo hanno avuto un pessimo influsso sulla sua salute. Recuperato da una nave repubblicana di passaggio è stato trovato intento a costruire una vela solare con cui sperava di lasciare il pianeta, resta tuttora inspiegato di cosa si sia nutrito nel lungo periodo d’isolamento. Molto dimagrito, quasi scheletrico, ha dimostrato però di possedere una forza fuori del comune quando ha sfondato a testate il muro della cambusa per saccheggiarla. Dal suo salvataggio si nutre solo di cilindri di latte biosintetico cagliato, ingurgitandone in media 10 kili al giorno. Nonostante tutto il ministero della marina ha pensato di decorarlo, l’idea è stata messa da parte quando Ganbenny ha chiesto se “medaglia” era una cosa da mangiare. I suoi nuovi commilitoni che non sanno la sua storia si limitano a domandarsi se il tatuaggio che ha in fronte non sia in realtà l’impronta di un succhiacervelli b’omarr, lo sguardo vacuo di Ganbenny fornisce attendibilità all’ipotesi.
Il Vecchio
L’uomo chiamato “il Vecchio” è uno dei grandi misteri dell’esercito della repubblica. Comunemente si ritiene sia la più anziana persona in servizio nella flotta intera, benché nessuno sappia esattamente quanti anni abbia. Pare che sia un veterano della Grande Guerra Sith, e molti sono convinti che abbia assistito alla distruzione di Ossus giacché spesso nel sonno lo si sente mormorare scosso da tremiti “oss..osss…osss!!”. Non esistono però dati relativi al suo stato di servizio nella vecchia guerra visto che da allora l’esercito repubblicano è stato riformato e gli archivi non sono più consultabili. Ad ogni modo in questa guerra il Vecchio-che pare fosse in congedo da vari lustri-ha fatto il suo ingresso in campo in maniera del tutto particolare. Era infatti, prima dell’invasione, un normale ed allegro agricoltore su Heres III. Purtroppo l’esercito repubblicano non fu in grado di difendere la sua casetta dalle Teste di secchio… Allora decise di farlo da sé. Breaky si ricorda ancora quando vide per la prima volta il vecchio: <<Aveva una strana luce negli occhi… guardava fisso i mandaloriani che stavano nel suo campo… parlò loro con disprezzo “pezzenti, fuori dal mio giardino!” e poi lasciò cadere un fiammifero acceso nel campo di xooxin… il combustibile vegetale prese fuoco in un lampo, e il vecchio rideva mentre le teste di secchio ardevano vive… Fu allora che dissi: “questo spacca” e lo prendemmo con noi.>>. Il Vecchio è così diventato uno dei marines i cui racconti di vita sono più ricercati e ripetuti ai banconi delle cantine della flotta. Lui però è taciturno, solo quando gli si parla del nemico gli brilla una luce sinistra negli occhi e la sua mano carezza l’antidiluviano protoblaster ad impulsi da cui non si è mai separato.
Van
Si è arruolato volontario il giorno della caduta di Taris. Il suo primo dialogo con l’ufficiale reclutatore ha permesso a tutti di capire che tipo sia. <<mestiere precedente?>> <<Cacciatore>> <<di taglie?>> <<d’uomini>>. Il senso di tutto ciò s’è svelato presto ai suoi commilitoni: Van si è offerto volontario per tutte le missioni considerate “suicide” che comprendessero l’eliminazione di un bersaglio pericoloso. Non è mai stato un cacciatore di taglie: lui non caccia per i soldi, caccia per il gusto di cacciare, caccia per la sfida, caccia per sport, ma caccia uomini. Con l’aiuto del suo fucile blaster con mirino stereostroboscopico Van è uscito vivo da ogni missione intrapresa, ad ogni missione ha aggiunto una o più tacche sul calcio del suo fucile, tranne una volta. Poco dopo Serocco Van è stato incaricato da Saul Karath di eliminare un traditore, un assassino, un prigioniero scappatogli nella confusione della battaglia scoppiata ad Omonoth a seguito dell’asta degli Exoghort di Arkoh Adasca. Il nome della vittima predestinata: Zayne Carrick. Van lo ha cercato, braccato, raggiunto infine sulla stessa Taris, dove lo ha trovato nell’Undercity, ma quando Van ha premuto il grilletto il colpo ha purtroppo ucciso un grosso rakghoul che stava passeggiando a zig zag in quella zona, senza alcuna intenzione ostile, e s’è posto proprio sulla traiettoria. Dopodiché Van è stato trattenuto da un duros rappresentante la società per la protezione degli animali sinché la preda non è fuggita. Benché il cacciatore non si sia dato per vinto e abbia continuato l’inseguimento, un’altra occasione di aver il ragazzo nel suo mirino non si è ripresentata. Quando Carrick è stato assolto Van è dovuto rientrar nelle file dell’esercito, ma gli è rimasto dentro l’insaziabile desiderio di abbattere la preda mancata. Intanto gli anni sono passati e Van non è rimasto con le mani in mano, così quando Gill Bastard ha chiesto che gli fossero indicati gli uomini più micidiali dell’armata, lui è stato messo tra i primi della lista.
Isaram
Nato su Procopius, capitale del Settore Tapani, è entrato giovanissimo a far parte dei servizi segreti repubblicani. Unico non Bothan della sua squadra è stato a lungo disprezzato dai compagni per la sua diversità e per la differente probabilità di decesso attribuitagli dalle statistiche ufficiali. Ma Isaram, almeno all’apparenza, non se l’è presa con i suoi compagni, ed ha aspettato. Uno ad uno sono morti tutti. Benché qualcuno abbia sospettato che Isaram stesso avesse incoraggiato molti di loro ad intraprendere missioni suicide, vista la sua preziosità come agente segreto per i Servizi sempre più spolpati, non è mai stata aperta un’indagine al riguardo. Isaram è stato promosso capo della sua sezione (di cui era l’unico membro) ricevendo quindi il codice identificativo tipico 001. Con questo ruolo Isaram ha lavorato alacremente per l’SSR durante tutta la prima fase della guerra. Dopo la fallimentare spedizione di Dagary Minor, il cui insuccesso fu causato principalmente dalle informazioni distorte procurate dall’SSR, Isaram, sdeganto, ha deciso di lasciare l’agenzia per evitare d’esser considerato un perdente. Di carattere molto ambizioso ha infatti sempre perseguito la gloria personale. In questo modo è riuscito a distinguersi tra i nuovi camerati del 501° battaglione di linea. L’occasione della sua vita è infine arrivata a Malachor V: assegnato ad una nave della III flotta comandata dal Generale Jedi, quando ha visto il suo vascello abbordato dalle truppe d’elite nemiche e i suoi compagni travolti, ha impugnato il Lightfoil tipico della cultura Tapani ed ha sfidato a duello il leader nemico. Questi era niente meno che il Maresciallo di Campo Bralor, noto campione del Cerchio dei Duelli mandaloriano e temuto spadaccino. La sfida ha dato il via ad uno scontro durato quasi tutta la battaglia ed alla fine Isaram ne è uscito vincitore. Forse a caccia di ulteriore fama, forse per vero rispetto, Isaram ha concesso salva la vita al nemico sconfitto, dicendogli che aveva combattuto con onore. Bralor, benché sconvolto dalla disfatta, s’è convinto che Isaram fosse un jedi, uno dei grandi maestri di spada unitisi ai revanchisti, e se n’è andato orgoglioso di aver combattuto con lui da pari a pari. Isaram, tra i pochissimi sopravvissuti della sua flotta, è stato nominato Tenente in seconda ed ha ricevuto una medaglia al valore. Quando ha deciso di restare con la flotta di Revan in cerca d’ulteriore gloria è stato suggerito a Gill Bastard come candidato perfetto per i suoi Red Tusken.
Prophet
“Ho un brutto presentimento Ammiraglio…” queste le parole rivolte da Jaek Katana all’ammiraglio Jimas Veeltra prima che la sua flotta venisse completamente spazzata via dalla prima ondata dell’invasione mandaloriana. Katana era un addetto alle comunicazioni sull’ammiraglia di Veeltra, quando la nave è stata abbattuta, solo lui si è salvato fuggendo con l’unico guscio di salvataggio non difettoso. Da allora il suo “intuito” nel discernere le “cose che vanno storte” è diventato proverbiale, da allora per tutti si chiama Prophet… Dopo un atterraggio di fortuna su Taris, Prophet si è unito alla squadra del sergente Trask Ulgo che stava cercando di “mettere pezze” alla difesa planetaria che faceva acqua da tutte le parti. Grazie anche all’intuito di Prophet, Ulgo ed i suoi hanno saputo riconoscere il momento di ritirarsi e riparare nell’Undercity. Lì hanno vissuto “alla macchia” sinché Taris non è stata liberata da Revan. Prophet allora si è ripresentato agli ufficiali reclutatori repubblicani ri-arruolandosi con il nuovo nome, la nuova identità ed il nuovo sofisticato prototipo di vibrolama che ha strappato dalle fredde dita di un luogotenente dei Vulkar Neri e da cui è diventato inseparabile. Spada in pugno ha partecipato all’invasione di Onderon e alla logorante battaglia di Dxun. In questo scontro, benché il comando superiore avesse fatto ritirare il grosso della truppa per impiegare quasi solo droidi in modo da ridurre le perdite umane, Prophet non se n’è voluto andare dicendo “So che non è ancora il mio momento…” Seguito da un’orda di droidi cuochi, camerieri e di protocollo riadattati come robot assassini, Prophet ha rastrellato per due mesi bunker mandaloriani, avendo in particolare l’intuito giusto per saccheggiare gli arsenali nemici ove si trovavano altri droidi atti ad ampliare la sua piccola armata. Dopo Malachor, viste le sue celebri “profezie” gli è stato proposto di sostenere dei test da jedi, ma ha rifiutato: indicando Gill Bastard che stava passando per i corridoi della Leviathan ha dichiarato “So che il mio destino è unito a quello di quell’uomo… anche se non ho la più pallida idea di chi sia…”. Così è entrato nei Red Tusken.
Moses
Nome di nascita Zahut al Amohir, è nativo di Tatooine. Nessuno ha mai capito bene perché, appartenendo ad un pianeta Hutt abbia deciso di tuffarsi in una guerra tra Repubblica e Mandaloriani. Molto diplomaticamente, secondo Abraham, perché “ha capito che caduta la Repubblica i mandaloriani avrebbero assoggettato tutta la galassia”. Secondo altri perché gli Hutt gli hanno messo una taglia sulla testa e doveva lasciar il pianeta, altri invece sono convinti che in realtà sia un tusken e sia stato esiliato dal suo clan perché troppo brutto… il numero di corteggiatrici di Zahut, fa però pensare che sia una teoria dettata solo da invidia. Arrualandosi Zahut è però andato incontro a vari problemi:
primo il suo comandante, un duros, non riusciva a pronunciare il suo nome;
secondo lui non parlava il basic;
terzo non sapeva usare armi blaster.
Insomma non granché per un soldato della repubblica. Ad ogni modo Zahut ha saputo superare tutti questi ostacoli: per prima cosa ha cambiato nome in Moses, poi ha insegnato a tutta la sua unità a parlare un bizzarro dialetto tusken, ed infine si è costruito artigianalmente un fucile a proiettili ed un bastone gaffi. Come Moses dice sempre infatti: “Zamut kabar al kabala karkum” ossia “se non sai fare una cosa dimostra che si può fare diversamente”. Moses ha adottato questo principio in tutto, così, mentre i suoi commilitoni morivano cercando di perforare l’acciaio mandaloriano delle armature nemiche con blaster di terz’ordine, Moses rompeva loro le rotule a colpi di bastone gaffi e viveva. La più grande sfida di Moses è avvenuta però su Altahir IV quando gli è stato ordinato di attraversare a nuoto assieme ai compagni lo stretto di Tat’zum, solo che il poveretto appartiene ad una cultura che vive nel terrore dell’acqua! Per risolvere il problema Moses, che faceva da addetto alle comunicazioni della squadra (aveva insegnato il suo dialetto anche ai marconisti), ha trasmesso ai bombardieri in orbita, invece delle coordinate delle batterie antiaeree nemiche, quelle dello stretto. Il terribile bombardamento seguito ha asciugato il braccio di mare permettendogli di passarlo a piedi, ma non solo: durante la traversata Moses e i suoi camerati hanno scoperto con stupore che sotto le acque si trovava una base segreta mandaloriana e l’avevano inavvertitamente spazzata via. Moses è stato decorato per l’impresa… poi dopo qualche mese Gill Bastard ha fatto il giro della flotta dicendo che voleva uomini con cui formare un reparto chiamato “Tusken Rossi”, il comandante della squadra di Moses gli ha d’istinto risposto “se vuoi davvero fare una truppa del genere allora ti devi assolutamente prendere quel co… ehm…commilitone di Moses!!” E così Gill ha fatto.
Urtseched
(pronuncia del nome örtseč)Questo umano dal nome quasi impronunciabile è nato su Kuat, uno dei grandi cantieri navali repubblicani. La sua famiglia era però originaria del remoto e isolato Hapes, da cui era stata scacciata a causa della gelosia della regina madre verso una proprozia di Urtseched, infatti Hapes è retto da un matriarcato rigidissimo che è perfettamente descritto dal proverbio locale “Non lasciate mai che un uomo s’illuda d’essere intellettualmente pari di una donna o porterà solo al male.” Proprio per questo la sua famiglia si trasferì su Kuat: un altro pianeta retto da un regime matriarcale. Qui il sangue Hapani s’è misto con quello Kuati e i membri della famiglia hanno acquisito gli occhi a mandorla tipici della seconda razza. Il sistema matriarcale della famiglia invece si è solo rafforzato. Dopo un’infanzia succube della madre Urtseched è riuscito ad abbandonare il pianeta arruolandosi nell’esercito della repubblica… e venendo sbattuto come sguattero nella cambusa di una fregata. Benché schiavizzato da un cattivissimo cuoco di nome Udo, Urtseched, non più oppresso dalla madre, ha cominciato a sentirsi libero ed ha sviluppato un’irrefrenabile misoginia. Quando gli chiedono come abbia fatto a passare dal rango di sguattero nelle cucine a quello di sergente nelle unità speciali, Urtseched racconta che nella battaglia di Jaga’s Cluster la sua nave fu abbordata dalle teste di secchio e una guerriera mandaloriana irruppe nelle cucine. Urtseched istintivamente si nascose sotto un tavolo, ma poi udì la voce di Udo: “Ad ogni istante che lasci passare sempre più diventi mio servitore.” Sconvolto da questa insinuazione Urtseched afferrò la prima cosa a tiro ed aggredì la guerriera massacrandola a colpi di padella mentre Udo gridava “Sfoga la tua ira!”, ed osservava compiaciuto la scena, la sua mannaia ben stretta in mano. Pare che poi i due da soli riuscirono a prender il controllo della fregata e a riportarla al sicuro nello spazio repubblicano, ottenendo uno la già menzionata promozione e l’altro il deferimento alla corte marziale dacché il capitano della nave repubblicana era stato ritrovato con una mannaia conficcata nel cranio. Un simile soggetto non poteva non destare poi l’attenzione di Gill Bastard. All’interno dei Red Tusken s’è però sviluppato il sospetto che Urtseched stia complottando per eliminare Breaky…
Drehinzo
Nato su Lorrd, pianeta di uno dei sistemi più periferici sotto il controllo della repubblica, Drehinzo è stato uno dei pochi fortunati che, allo scoppio dei “disordini di Kanz” è riuscito a scappare dal pianeta e riparare in territorio repubblicano. Nel suo sistema infatti gli Argazdani hanno dichiarato secessione dalla repubblica ed hanno annesso il resto del settore. L’intera popolazione di Lorrd è stata schiavizzata in quanto “filo-repubblicana”. Con questo, Drehinzo, benché libero, non ha avuto vita facile. Per sopravvivere ha potuto far conto solo sui suoi muscoli, così, dopo un anno passato a scalpellare pigne di Kashyyyk in una fabbrica per l’estrazione dei pinoli della Czerka Corporation, ha deciso di darsi alla carriera militare. Il sergente reclutatore era molto perplesso quando lo ha visto e lo ha ammonito che la sua vistosa testa rossa poteva essere un bersaglio facile sui campi di battaglia, per cui gli ha consigliato, se non voleva rasarsi a zero, quantomeno di tener sempre su l’elmetto. Drehinzo è rimasto un po’ perplesso quando ha visto che l’elmetto era rosso e giallo fluo. Da allora è andato sempre a capo scoperto tanto che si è guadagnato il soprannome di “testa rossa”… da parte dei mandaloriani… Il nerboruto lorrdiano infatti si è creato una buona nomea per la sua ferocia sul campo di battaglia, ma la sua vera motivazione è sempre stata la speranza che, giunta al termine la guerra contro i mandaloriani, la repubblica avrebbe provveduto a liberare il suo popolo dalla schiavitù. Per la stessa ragione è rimasto con le truppe di Revan dopo Malachor V, nel suo cuore il desiderio che il fato di quel tristo pianeta possa essere il destino di Argazda! La spedizione a caccia dei Sith nell’orlo esterno lo ha lasciato dubbioso, ma crede ugualmente che la cosa si risolva in una bolla di sapone e Revan si dedichi ai veri problemi!
Taythito
Nato su Rendili, famoso pianeta-cantiere costruttore di iperguide e navi spaziali, Taythito è un navigatore spaziale duro e puro. Nostromo sulla flotta della repubblica, è stato assegnato poco dopo l’intervento revanchista alla Testament. Su questo vascello ha finito per conquistarsi la reputazione di uno dei migliori piloti di “pezzi grossi” della flotta ed è diventato l’uomo di fiducia del capitano Telettoh. A Malachor V, all’ordine “avanti tutta” del capitano, il nostromo con coraggio, precisione e ferocia ha portato la Testament a speronare l’ammiraglia mandaloriana. Quando la battaglia è arrivata anche sul ponte della nave sconquassata, Telettoh ha ordinato a Taythito di dirigere l’evacuazione mentre lui ed un paio delle sue guardie scelte sono rimaste a coprire la fuga dell’equipaggio. Taythito è stato l’ultimo a salire su una scialuppa di salvataggio ed ha visto la nave con a bordo il suo capitano e mecenate esplodere da poche centinaia di metri di distanza. Ma l’avventura era solo all’inizio: il suo guscio di salvataggio è stato aggredito da un basilisk che ha iniziato a sventrarlo con le sue terribili tenaglie. Ma Taythito non aveva intenzione di morire come un verme e dinnanzi allo stupore del mandaloriano alla guida della bestia di ferro, è balzato fuori dalla breccia aperta nello scafo della scialuppa e approfittando dei suoi stivali magnetici, è saltato sul basilisk ed ha strappato dalla testa del nemico il casco, cacciandolo sulla propria e lasciando soffocare il disgraziato mentre lui tornava a respirare. Dopodiché, scansato il mandaloriano morto ha usato le proprie ben note abilità tecniche per manomettere i comandi del basilisk ed assoggettare alla propria volontà la bestia-robot. A cavallo del “mostro” ha ingaggiato nuovamente battaglia difendendo gli altri gusci di salvataggio dai mandaloriani che si stavano precipitando su di loro come cupi avvoltoi. Quando la strage di Malachor ha avuto fine, Revan stesso, venuto a sapere che Taythito era sopravvissuto, ha voluto che fosse assegnato alla sua nascente guardia del corpo, i Red Tusken di Gill Bastard.
Zemroy
Arruolatosi nelle fila repubblicane giovanissimo, Zemroy ha partecipato attivamente a tutte le operazioni repubblicane della cosiddetta “guerra fredda”. Nonostante per la repubblica sia stato un periodo di continui insuccessi, Zemroy si è sempre distinto per valore, altruismo e professionalità. Assurto al rango di sergente maggiore s’è guadagnato la stima e la devozione incondizionata di tutti i suoi sottoposti quando ha sacrificato più volte posizioni chiave e possibilità di successo per salvar le vite dei propri sottoposti o di civili innocenti minacciati dalla brutalità della condotta di guerra mandaloriana. Col tempo s’è assicurato il posto di comandante della guardia del corpo del generale Samiro Tajiik, a detta di Revan “un uomo la cui incompetenza strategica è pareggiata solo dal suo incosciente coraggio sul campo”. Con questo ruolo ha salvato la vita dello sventato ufficiale svariate dozzine di volte, mantenendo al tempo stesso un posto d’importanza capitale nel sistema di sicurezza repubblicano, proprio grazie all’influsso dell’intricatissima rete clientelare su cui s’è sempre basato tutto il potere di Tajiik, membro di una delle famiglie aristocratiche più influenti di Coruscant. A Malachor V però è successo qualcosa d’incredibile, dopo l’impiego del Generatore di Massa d’Ombra, Samiro Tajik è rimasto esterrefatto a vedere che il suo amico e infallibile guardiano, rimasto impassibile alla vista delle due flotte risucchiate dall’implosione del pianeta, è scoppiato a piangere come un bambino quando il feldmaresciallo Gorse Bendak “Starkiller” ha annunciato la morte di Mandalore e lo scioglimento dei clan. Zemroy si è rivolto a Samiro e gli ha confessato di non esser nato su Corellia, ma su Concordia, e di non chiamarsi Zemroy Khal ma Kando Skirata e di essere un Guerriero Ombra mandaloriano; il generale Tajiik con la calma sua tipica ha risposto che se egli era riuscito a ingannarlo per quindici anni era troppo in gamba per non servire alla repubblica ed ha suggerito il suo trasferimento in qualcuno dei corpi speciali… Kando è rimasto a bocca aperta per circa una settimana, poi è andato a far rapporto al suo nuovo comandante, un certo Gill Bastard, ma si è curato di omettere i dettagli…
Hei mi hai ingannato, ne mancano 10!!!!
Ho detto che ne facevo 1 al giorno mica tutti!
segnalo “10 chili” e “la marina abbia pensato” 😛
Ah già, quasi dimenticavo…. vi ho costruito un sito web, iscrivetevici 🙂
http://imalvagisabbipodi.enjin.com/
Chili : Il chili o chili con carne (o anche chilli) è un piatto della cucina tex mex
Kili : L’isola di Kili (conosciuta anche come Atollo di Kili) è un’isola situata nell’Oceano Pacifico
So che mangiare dieci Chili è più facile che mangiare dieci Kili, ma si possono fare ambo le cose.
Non ho detto “nonostante che il ministero abbia pensato …poi però”
ho detto “nonostante tutto il ministero ha pensato (comunque di…)” il che è corretto. 🙂
in quanto al sito… molto bello… però ammettilo che l’hai fatto solo per complicare tutto…
Ovvio 🙂
Figata il sitosss. Non sapevo ci fossero platform premade per gilde oss
Heihei, ho l’esclusiva sull’idea del bothan. non ti permetto di banalizzare le mie idee geniali che sembrano poi essere riutilizzate. PERTANTO SOSTITUIRE!!!!!
Oddio! e chi se lo ricordava più! Sorry… è stato involontario…
Comunque è veramente bello che gli unici commenti qui sian per criticare…
beh, è che essendo in 4 a postar roba, vista l’inesistente partecipazione di qualcuno..hem,hem…, più che dirci l’un l’altro “è bello” “è brutto” non possiam fare XD
ROFL, ho letto adesso le modifiche 🙂
Ok, adesso va bene 😀
Oss! Giusto per smentire che qua si critica e basta, vi do una notizia spassionata. Ho mal di testa.
Rilassati.
Fai un respiro profondo.
Sali sulla cima della collina e lancia un forte jodel,
Se non ti passa prova a dar una craniata contro un muro.
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“There’s no Ignorance, there’s Knowledge”
Sto aspettando il numero 8 !! 🙂
La domenica è sacra e non si lavora 😀
Hem, Hem… io correggerei “poi ha insegnato ha tutta la sua unità ha parlare un bizzarro dialetto tusken” ma è solo un suggerimento, sennò mi dicon che son pignolo….
Oss… scritto prima di prender il caffé… domattina meglio che inverta l’ordine delle coses.,..
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“Havere fretta causa più herrori che havere un jawa nello zaino”
Antico Proverbio in bizzarro dialetto Tusken
Finalmente i 12 sono completi… oss!!!