Nessuno al di fuori delle persone presenti su Tatooine ha mai saputo cosa sia successo nel deserto non distante dalla fattoria Lars. In realtà al termine della loro battaglia con i Figli della Tempesta, pur non essendone sicuri, Gill, Selanne, Meilina, Ar’al, Talon e Scout avevano effettivamente salvato il Prescelto -che per loro non aveva nome- ma che Glovoc aveva predetto essere il giovane con in sé “Luce sufficiente a cancellare l’Oscurità dalla Galassia”. Lo avevano salvato non solo da Darth Derriphan ma anche dall’Inquisitorium e da Darth Fener che erano arrivati sul pianeta inseguendo le traccie del neo-cavalierato e la scia di distruzione e sabotaggi lasciati in lungo e in largo per la Galassia una volta abbandonato Nyriaan. Una concetrazione di jedi così massiccia aveva effettivamente attirato così tanto la sete di vendetta dell’Oscuro Signore da renderlo cieco alla presenza di quello che lui non sapeva ancor esser suo figlio, che era nascosto poco più in là ed era normalmente vegliato da Obi Wan, che però, in quel momento era fuori dal pianeta e non avrebbe potuto salvarlo. Sconfitti i Figli della Tempesta i superstiti si sono trovati ad affrontare una battaglia impossibile contro l’Oscuro Signore ed il Grande Inquisitore coi suoi uomini. Hanno comunque giocato ciascuno tutte le sue carte, fino all’ultimo. Talon, ex imperiale, ex Inquisitorium, immediatamente ha protestato la propria lealtà all’Impero cercando di ingannare Torbin per poterlo avvicinare e uccidere con un unico colpo ben assestato, pur sapendo che sarebbe morto sicuramente subito a seguire. Talon è riuscito ad avvicinarsi ma non a portare a compimento il suo obiettivo. Solo un accolito di Torbin è messo a tacere dalle letali mani del dottore. Il Grande Inquisitore ha tagliato di netto il povero Talon in due parti. A quella scena Selanne e Scout hanno gridato il loro orrore e con le spade in pugno si sono apprestate ad affrontare quei nemici implacabili. Gli Shadow Troopers hanno ingaggiato gli Jedi, mentre Meilina è stata aggredita direttamente da Torbin ed accoliti per poterla imprigionare nuovamente. In questa confusione Ar’al è riuscito a risvegliare Gill con l’ultimo stimpack. Giusto in tempo per consentirgli di impugnare la darksaber e caricare Darth Fener. Le loro lame si sono incrociate ed il duello è proseguito fino a quando GIll non ha voltato la testa alla morte di Scout, crollata sotto i colpi delle Shadow Guard ed al grido di Meilina che con la Forza ha cercato disperatamente di tirare a sé la povera Scout per sottrarla agli ultimi colpi. Vedendo tornare la Forza in Meilina, Torbin è stato preso da un raptus e mosso da rabbia o forse paura ha sollevato la spada abbattendola con un solo fendente, involontariamente risparmiandole l’incubo di un ritorno nelle prigioni imperiali. Selanne e Gill allora si sono riuniti spalla a spalla mentre Ar’al veniva ucciso dalle Shadow Guard senza poter far molto contro di loro se non accecarle con la flare jacket. Usando la Forza, le armi, la disperazione, quei due ultimi superstiti di un’altra era, hanno combattuto fino all’ultimo, fino a quando l’Oscuro Signore non ha dispiegato tutto il suo potere…Scarne testimonianze sono rimaste di questa ultima epica battaglia dei Cavalieri della Vecchia Repubblica. Eppure qualcuno ha saputo, più di uno, in vari angoli della Galassia.Perché i legami di amicizia e di sangue, tracciati dal cuore o dal destino, frutto del sudore e del coraggio non sono mai vani e senza frutto, e i semi sparsi dal Neo Cavalierato Galattico sarebbero germogliati nel tempo sotto varie forme, sino a cambiare la Galassia per sempre.Atris, “Darth Traya”, ha sentito la loro morte, come una increspatura nella Forza, come il chiudersi improvviso di una porta alle sue spalle. “Sono sola ora” ha detto a Ramikad Dvorr, che era con lei, ma non poteva capire. “Dobbiamo portare notizie di grandi cambiamenti al tuo Clan” gli ha detto, mentre si faceva condurre al pianeta degli Dvorr.Rahm Kota ha saputo della morte di quei cavalieri Jedi ritrovati, che gli avevano dato tanta speranza -e consegnato in mano un terribile potere- quando si è spento il micro segnalatore che aveva messo addosso a Selanne, perché fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio. Allora ha capito che i suoi sforzi per soccorrerli erano vani e ha ordinato un altro salto nell’iperspazio per rendere più difficile all’Impero trovarlo e poter continuare la sua lotta, ancora ed ancora, in attesa di veder sorgere un Forza in grado di sovvertire definitivamente il Nuovo Ordine.Ara’sumla, al secolo Arval al Nuk, e Set Harth hanno avvertito il divenire uno con la Forza di Gill durante una delle profonde trance meditative con cui abitualmente si scambiano informazioni da un capo all’altro della Galassia. “Sapevi che sarebbe morto, Set, ma lo hai riportato in vita lo stesso. E non lo hai fatto solo perché mi avevi promesso di salvarlo”.”No, Arval, lo ho fatto perché era un amico, mio come tuo, e lui, come noi, non aveva ancora compiuto il suo Destino. Ora è dove doveva essere. Ora è in pace. Ora è nella Forza, ora è nella Leggenda”.Mand’Alor Fenn Shysa ha raccolto dalle sabbie del deserto i resti del suo concorrente al titolo. Il manipolo di guerrieri al suo comando ha dato un funerale mandaloriano a “Dvorr Buir” (“papà Dvorr”) o come Shysa stesso lo ha chiamato “Mandalore the Revenant”. Shysa ha tolto l’antico visore dell’elmo di Gill -un tempo di Nei Dvorr- e l’ha incorporato al proprio in segno di rispetto e di volontà di raccogliere la sua eredità. “La Dark Saber è nuovamente persa.” Ha detto ai suoi “ma non la speranza di fare ergere nuovamente il popolo mandaloriano come un’unica forza, sotto un unico leader, per combattere per la libertà, nostra e degli altri”.Torbin infine ha tracciato nel suo diario lo scontro con quei misteriosi figuri, sulla cui storia non ha potuto strappare informazioni dal freddo cadavere di Meilina. Tra le sue riflessioni, in mezzo ai tentativi di ricollegare e spiegare la catena di misteri susseguitisi fin dall’invio dell’inquisitore Vorbeck su Nyriaan, spiccano il dubbio e lo stupore provato innanzi ad avversari così forti e la domanda perché un mandaloriano in possesso della dark saber e in grado di utilizzare la Forza come ultima parola abbia detto il nome di un antico Signore dei Sith…Le ragioni sono perse nel tempo come le origini di chi all’alba di un’era dimenticata aveva giurato di difendere la Repubblica dall’Antica Minaccia dei Signori dei Sith.